ROMEO
E GIULIETTA
“Amore e
morte – ricorda un vecchio detto
nacquero allo stesso parto”.
Capita,
ove ce n’era bisogno, che a conferma di questo sia
ora possibile leggere
su una “campana” per la raccolta di bottiglie,
sistemata su un marciapiede,
di via Piave, questa
fatidica dichiarazione:
“Cinzia,
ti amerò per tutta la vita finché morte non ci separi”.
Firmato Renzo.
In
questi tempi di lassismi, di incertezze, di mordi-e-fuggi tra fidanzatini,
è
da apprezzare la nobiltà della pubblica dichiarazione del giovane che,
sicuramente,
avrà sentito parlare di tal Romeo e della sua sognata Giulietta.
L’obbligo
scolastico gli ha dato il mezzo,
la
capacità di scrittura per comunicare questa sua missiva che,
essendo
figlio di questa terra,
nobilita
la pluralità dei suoi abitanti.
Di
ciò gli siamo grati.
Il
giovanotto, però, non ha potuto prendere impegni per l’oltretomba,
a
conoscenza, supponiamo,
della esternazione dell’Assessore Comunale al
Culto
il
quale, senza
peli sulla lingua,
ha
dichiarato alla “libera stampa del paese”, che:
(non
lo giuriamo, ci è stato riferito)
“bisogna
liberare il cimitero dai vecchi loculi, per costruirne di nuovi,
necessari
per far fronte a possibili mortali epidemie”.
Ci
sembra un’esagerazione, siamo convinti che la notizia sia falsa,
la
pigliamo con le pinze,
mancando una scritta leggibile su una
“campana”.
Esprimiamo
così la nostra solidarietà
al povero Renzo e alla sua Cinzia,
invitando
il giovanotto a non compiere gesti sciagurati:
si
rivolga all’Assessore al Culto della Bistecca,
chissà
possa fargli una raccomandazione;
interessato
com’è a risolvere problemi di affollamento cimiteriale,
non
vuole certo un’altro ingombrante cadavere tra le palle.
N.2
ottobre 2000