Questa filastrocca, con le parole in
grassetto,
fa vedere dove ci vuole l’accento e dove
non ce ne vuole.
L’ho scritta per il mio nipotino
Alessandro (6 anni).
***
Lo
so,
lo so
che
si sa:
giammai l’accento ci
va,
né su qui né su qua.
Invece ognuno lo
dà
sia
su lì
sia
su là.
Si dice, dal tempo che
fu,
che chi
fa
per
sé
è
come facesse per
tre.
Non
già se è
figlio di
re
(o di
scià)
ma pure
se è
nato
più giù
(come
te e
come
me).
Ti chiedo:- Vuoi un
tè?
Col capo fai cenno
di sì,
bel bello, poi
aggiungi però:
- Da me, ogni
dì,
io, il
tè
me lo
fo.
Faccio il
tè e
te
lo do.
13 ottobre 2013