Il tratto è
sorridente, l’alma gentile un po’.
La senti amica, eppure
pare a tutti evidente
il suo carisma tenue
che la rende
autorevole
senza scettro
brandire.
Chiede con garbo e,
solo quando deve,
ordina con sussurro
lieve lieve.
Ma quel che ti
sorprende
è come ti asseconda,
mentre tu esponi idee.
Ella par condivida
quel ch’è la tua visione
ed accetta,
apprezzandolo, il tuo punto di vista.
Ma, dolce, dopo un
po’, piano ti dà la mano
e ti conduce dove ci
son le idee sue.
Dove son or le tue?
A farsi benedire !
Conosce per intuito
naturale
la fine arte di
diplomazia
e, a larghe mani,
l’usa tutte le ore
per evitare liti e
malumore.
Sembra che
lasci fare
tutto quello che a
ognuno meglio pare.
Guida con man leggera,
con discrezione tale,
che il tardo
semplicione corto di vista
dice che l’auto va
senza l’autista.
Eppure… bene la scuola
va, che caso strano!
Così concludi che c’è
la sua mano.
Ed ora, se mi date un
sol momento,
voglio infine svelare
dov’è il portento.
Se nessuno controlla
quel che faccio,
se manca pure colui
che vigila su me,
se non c’è alcun
custode della mia libertà.
IO devo controllare
quello che faccio,
badar con cura e
custodire me.
Il suo segreto è
questo, amico amabile,
rendere ognora e
ognuno responsabile.
23 giugno 1994