CRONACHE
MESSINA
Capo d'Orlando / I piani costruttivi di via
Trazzera Marina
Delibera sospesa dal Tar
Santino Franchina
SOSPESA dal Tribunale amministrativo di Catania la
delibera relativa ai piani costruttivi da realizzare in via Trazzera
Marina di Capo d'Orlando.
Questa è solo l'ultima puntata della
storia complicata di un programma in cui rientra anche un progetto
nato e fallito nel comune di Librizzi e risorto molti anni più
tardi nella cittadina paladina.
La cooperativa edilizia «Librizzese»,
per gli anni 1982-83, era stata inserita nel programma di interventi
di edilizia agevolata ai sensi di una normativa regionale per la
costruzione di nove alloggi sociali da realizzare nel comune di
Librizzi.
Il progetto però falliva perché il Comune non metteva a
disposizione il terreno su cui edificare e tutto rimase fermo fino
al '96, quando la stessa cooperativa inoltrò un' istanza al Comune
di Capo d'Orlando in cui chiedeva se fosse possibile realizzare il
programma costruttivo fallito a Librizzi e in caso affermativo il
rilascio di un attestato dichiarativo della disponibilità ad
assegnare un lotto di terreno.
Sulla legittimità di questa istanza
vengono sollevati parecchi dubbi poiché la stessa risulterebbe
sottoscritta con un segno illeggibile e in più non sarebbero
indicati il numero civico della sede, il codice fiscale e il nomitativo del legale rappresentante.
Su questa istanza, a seguito
di una denuncia presentata da alcuni proprietari dei terreni
interessati dagli espropri, è ancora in corso un'indagine aperta
dalla procura della Repubblica di Patti.
A Capo d'Orlando, comunque,
l'iter procedurale per la realizzazione dei nove alloggi, nel '97,
venne sbloccato da un commissario ad acta appositamente nominato
dall'assessore regionale al Territorio per provvedere in via
sostitutiva agli adempimenti di competenza del comune per una serie
di programmi costruttivi.
Dopo vari visti, autorizzazioni e decreti,
nel settembre del 2001 il piano costruttivo viene approvato dal
consiglio comunale, ma a questa delibera si opponevano due
proprietari che affidavano all'avvocato Giacomo Portale l'incarico
per la presentazione di un ricorso al Tar.
In cinque punti sono
esposti i motivi del ricorso in cui si prefigurano, nelle varie
procedure seguite, violazioni e false applicazioni di legge, eccesso
di potere per difetto di motivazione e travisamento dei fatti.
Il Tar di Catania, ritenuto che il ricorso appare sorretto da
sufficienti profili di fondatezza e che sussiste danno grave ed
irreparabile, ha ordinato ora la sospensione della delibera
impugnata.